IL PROGETTO:
Il Progetto ITAMA è volto a migliorare il processo diagnostico della celiachia nei bambini, convalidando l’efficacia di test non invasivi.
Italia, Malta e ICT in Sicilia, lavorano perché la comunità scientifica concorda sulla necessità di migliorare i metodi di diagnosi delle malattie autoimmuni soprattutto nella diagnosi della celiachia.
E’ necessario anticipare il tempo e l’accuratezza della diagnosi, evitando esami invasivi, soprattutto in età pediatrica e riducendo i costi della malattia indotti dal ritardo della diagnosi. Ad oggi il tempo medio di diagnosi è pari a 6 anni.
I problemi attuali derivano da molti fattori tra cui:
- L’accuratezza di un test, in assenza di sintomi, può non dare una risposta predittiva;
- Mancano attualmente informazioni statistiche (predittive) per calcolare la probabilità di malattia (pre-test) dei sintomi o della loro combinazione;
- Complessità nella gestione e nell’analisi dei dati biomedici;
- La biopsia ricopre il ruolo di Gold Standard nella diagnosi della celiachia e può essere evitata, secondo le linee guida ESPGHAN 2012, in presenza di sintomi che insieme a test di laboratorio positivi. Sfortunatamente, meno del 10% dei soggetti con sospetto celiaco evita la biopsia.
In cosa consiste:
Screening su prelievo ematico, su cui verrà effettuato il test rapido (risultato in pochi minuti) e il test convenzionale (risultato in poche settimane).
A chi é rivolto:
Familiari di primo grado dei celiaci e tutte le persone che in presenza di sintomi sospettano la celiachia, anche senza familiarità. Questa popolazione è attualmente tagliata fuori dagli attuali LEA per la diagnosi di celiachia e follow up.
Dove:
Centro Terzo Livello per la diagnosi di Celiachia AOU Policlinico G. Martino di Messina, pad. NI
Modalità di accesso:
Dal lunedì a giovedì dalle 13 alle 17
Venerdì dalle 8:30 alle 13
previo contatto telefonico al 347 296 4170 e senza necessità di impegnativa. Obbligo di green pass.
IL RUOLO DI AIC SICILIA
AIC SICILIA, supporta massivamente questo progetto, per:
- riempire quel gap diagnostico a carico dei familiari celiaci, che si sentono scoraggiati ad indagare sulla propria salute a causa dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza sulla Celiachia (LEA);
- dare il suo contributo alla scienza.