Una soddisfazione arrivata dopo tanto tempo, da quando l’Associazione Aic Sicilia (Associazione Italiana Celiachia) ha iniziato la sua lunga battaglia per ottenere quello che considera un diritto di libertà per il paziente celiaco: la digitalizzazione dei buoni pasto e lo svecchiamento delle pratiche di utilizzo del sistema di fornitura alimenti inclusi nel Registro Nazionale. La notizia, resa ufficiale da un comunicato stampa, riguarda l’interrogazione parlamentare da parte del Capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace, e dai Deputati regionali Ignazio Abbate e Serafina Marchetta all’Assessore alla Salute, Giovanna Volo, sulla digitalizzazione dei buoni pasto destinati alla popolazione celiachia in Sicilia.
L’incontro avvenuto a Palermo tra l’Associazione Celiachia Sicilia e Carmelo Pace è il frutto di anni di aspettative e tentativi di mediazione da parte dell’Associazione concretizzatesi grazie alla sensibilità nei confronti della tematica dell’interlocutore che si è dimostrato disponibile nell’impegno a garantire ai celiaci un diritto che nelle altre parti d’Italia è già realtà. In Sicilia sono più di 17.082 i celiaci che aspettano da tempo delle risposte.
I vantaggi della dematerializzazione dei buoni sono molteplici. Vediamo di capire quali. In primis il buono mensile per ogni celiaco sarebbe erogato direttamente tramite tessera sanitaria e sarebbe spendibile in molti esercizi commerciali diversamente da adesso; nelle farmacie pubbliche e provate convenzionate con il SS della Regione Sicilia, nella grande distribuzione, nei negozi specializzati e nei negozi online, con un tetto di spesa che coprirebbe il fabbisogno reale e non fittizio del cliente.
Il ritiro degli alimenti sarebbe pertanto frazionato con un risparmio sia nella spesa (il paziente comprerebbe solo ciò si cui ha veramente bisogno), sia nei tempi, perché non occorrerebbe più attendere i lunghi tempi della spedizione dei buoni. AIC Sicilia esprime profonda gratitudine ai membri dell’associazione che si sono impegnati, agli associati e a tutti coloro che ogni anno prestano fede al lavoro che una realtà come AIC deve affrontare quotidianamente con gioia ma anche con tanto senso di responsabilità sociale.